Il Berlusconi di provincia.

Il Berlusconi di provincia.

Come ti giro la frittata. Il potere della comunicazione.

Alcune precisazioni in punto di diritto si rendono necessarie a seguito dell’intervista al miele col candidato sindaco Telesca che una emittente locale ha mandato in onda nelle scorse ore.

Parlando dell’acquisto di un immobile a trattativa privata da parte dell’allora consigliere di proprietà comunale, si è posta l’attenzione solamente sul tipo di vendita, sviando il problema. Infatti l’anello arrugginito della vicenda non è la trattativa privata adottata, ma il fatto che un consigliere comunale non può acquistare dal suo Comune, in virtù di un divieto di legge enorme giuridicamente quanto lo è il codice civile, che, evidentemente, per il giornalista e il consigliere, semplicemente non si applica a Potenza.

Parlando, invece, della struttura metallica che si erge su altro immobile che riconduce al candidato Sindaco, questi si è soffermato sulla legittimità dell’opera e sul fatto che, tranquilli, una volta finiti i lavori la renderà guardabile. Il punto è soltanto un altro e anche in questo caso è stato sviato il problema giuridico. Nei centri storici gli impianti fotovoltaici sono realizzabili esclusivamente se non visibili, se non impattanti, cosa che non viene evitata se sui pilastri si faranno decorazioni doriche che rendano la sopraelevazione finanche artistica. In altri termini non possono poggiare su sopraelevazioni sì vistose. Punto. Infine sono soggetti a SCIA soltanto quegli impianti che sono posti al di fuori dei centri storici, all’interno dei quali, invece, vigono misure ben più restrittive. Ma anche di questo profilo giuridico non si è inteso dar conto, raccontando una storia giuridicamente fuorviante, in altri termini una storia che tendesse a minimizzare il problema che è tutto giuridico, innanzitutto e che diventa politico soltanto per le sue successive implicazioni.

I due episodi urbanistici, in un’Italia dove accade davvero di tutto, potrebbero significare poco, se non si trattasse di un candidato Sindaco, peraltro ben strutturato comunicativamente parlando. Si diceva di Berlusconi che aveva stampa e tv a suo favore e che un tanto (tuonava la sinistra) alterava il gioco della democrazia. Bene, anche noi abbiamo il nostro piccolo Berlusconi, con due testate e una emittente schierate a suo favore, solo che non risiede nel centro destra, ma proprio in quel centro sinistra che su questi temi, nonevèro, si è distinto negli anni per l’alto spessore della cultura democratica e popolare, per la sua cromosomica parentela con la legalità, autentico e unico paladino di civiltà giuridica. E ora tutti in piedi a cantare l’Internazionale.

Non siamo messi tanto bene, mi sa.

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