Appalti, comunicazione e trasporti pubblici.
Insomma quello che doveva diventare l’appalto più veloce d’Europa non è piaciuto a qualcuno, tant’è che questo qualcuno ha fatto ricorso al Tar di Basilicata. A prescindere dall’esito del ricorso (abbiamo tutti per definizione fiducia nella giustizia -come da formula di rito in uso presso le amministrazioni italiane), però, rimane un appalto record. Pare, infatti, che dalla nomina della commissione giudicatrice alla firma del contratto sia trascorso meno tempo di un weekend, all’incirca. Dando, quindi, per scontato che ormai i tempi del Comune di Potenza sono tempi “cinesi”, ora ci aspettiamo che anche per ogni altra quisquilia amministrativa siano capaci di correre alla velocità della luce. Per esempio il completamento della ciclabile che porta in quel del Pantano siamo certi avverrà in settimana e la piscina olimpionica verrà tirata su in un mese e mezzo. Ponte Musumeci verrà rimesso in sesto in quindici giorni e il nuovo stadio vedrà la luce per il prossimo campionato.
Visto, poi, che la virtù è virtù, i conti saranno sanati in sei mesi e i debiti pagati domattina, infatti facendo le debite proporzioni, se per un appalto, chiavi in mano, occorre un weekend un debito fuori bilancio verrà approvato nel tempo di una fumata di sigaretta.
Pare che il fenomeno sia frutto di una geniale applicazione dell’A.I. alla burocrazia.
Che tempi, perbacco.
Ora, acquisita agli atti la capacità comunicativa del nostro Sindaco, specie se a mezzo filmato, varrà la pena che il nostro si dedichi all’educazione dell’uso del mezzo pubblico. A Potenza, è cosa nota, i bus circolano vuoti, quasi girassero in un plastico della Lego (per mille diavoli, questo mi ricorda qualcosa, ma non riesco a focalizzare) non a servizio del servizio pubblico, ma a servizio di un appassionato di circuiti elettrici; le scale mobili sono un perfetto scenario nel quale ambientare il prossimo horror di Dario Argento e la metropolitana cittadina al più trasporta il mio amico Alfredo.
Allora, dicevo, se il Sindaco cominciasse a farsi riprendere sui mezzi pubblici, casomai con tutta la giunta al seguito, e magari pure i dirigenti, ma cosa dico?, con tutto il consiglio comunale, e illustrasse i benefici che apporta il non utilizzo dell’auto e le possibilità che vengono offerte dal trasporto pubblico, tipo poter chattare senza rischiare una multa, ballare con le cuffie che trasmettono musica, leggere un (buon) libro (curioso come quando si parli di leggere un libro o bere un pò di vino si dica sempre “un buon libro” o “un buon vino”), sfogliare il quotidiano locale o addirittura leggere la Divina Commedia, sarebbe fantastico. Ecco, il nostro primo cittadino dovrebbe, secondo i principi della comunicazione che non sfuggiranno al suo staff, mostrarsi seduto nella metropolitana che legge La Ricerca reggendo il volume con una mano e con l’altra appoggiata al mento, ovvero arringare la giunta sulla comodità del mezzo pubblico e la sua economicità, per dire. Se poi gli spostamenti fra una stazione e l’altra avvenissero in fila indiana col Sindaco in testa che sventola la classica bandierina da gita di gruppo, riportante il vessillo della città sarebbe davevro il massimo della migliore comunicazione.
Sono sicuro che un video del genere spopolerebbe sul web.
I benefici sarebbero immensi per la comunità. Pensate solo a come si potrebbe socializzare sui mezzi pubblici, se solo questi fossero frequentati, altro che Facebook.
Un’idea, niente di più, ma nell’epoca della comunicazione senza comunicati, sarebbe un bel passo in avanti.
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