Vade retro fascio.
Il sindaco che non piace più.
Dopo pochissimi mesi dal suo insediamento il Sindaco di Potenza non piace più neanche a chi lo ha convintamente votato.
Piovono i comunicati, i post, gli appelli e gli articoli di testate nazionali. L’oggetto è per lo più l’intestazione di uno spiazzo a Bonaventura Postiglione, ma oggetto dello scontento anche una serie di affidamenti diretti a persone o imprese ritenute vicine alla sua persona. Finanche l’opposizione, dopo aver sorvolato, e chissà perché, su acquisti e realizzazioni edilizie, tanto vistose quanto presumibilmente vietate, fatti sui quali anche la maggioranza ha fatto spallucce, sembra aver scoperto una verve politica.
La fatuità di alcune iniziative, quindi, oltre alla spericolata interpretazione di norme e codici, non avevano intaccato più di tanto l’opinione pubblica, insorta, invece, almeno in diverse sue organizzazioni e/o personaggi pubblici, per l’intestazione a un presunto già sostenitore della estrema destra.
Insomma, più che l’amore per la legalità potè il fascismo e le sue ingombranti ombre. Ma sembra solo che si cercasse una scusa. Una scusa che evitasse, anche, di sottolineare il dirompente silenzio assunto finora.
Fatto sta che, intestazione o meno, il sindaco non gode più del favore generale. Sembra quasi che si sia scoperto un bluff e che i compagni del tavolo vogliano non giocare più col presunto baro.
Chi critica, sostiene che l’intestazione sia una cambiale da pagare per il chiaro appoggio elettorale ricevuto, il che sarebbe un guaio, perché presupporrebbe l’esistenza di un debito e quindi di un creditore. Ahinoi, fosse così. Altri sostengono si tratti di accordi già presi, e la situazione non migliora.
Comunque sia, a far più rumore sono quei personaggi della sinistra dura e pura, che, pure, in giunta hanno rappresentanti che hanno consentito l’adozione della delibera, i quali di fronte al fascismo, latente, presunto, ritenuto, ma soprattutto da loro praticato, non ce l’hanno fatta più.
La circostanza, poi, che il comune di Potenza non sarebbe il primo a aver intestato una via a Bonaventura Postiglione, non li scalfisce: a loro è venuto in testa solo ora di protestare, il che conferma che sia una scusa acchiappata al volo da una consistente parte politica cui non piace più il sindaco e chissà perchè.
L’ombra del fascismo sul comune di Potenza, si potrebbe titolare.
Roba da pazzi. 😊
Leave a Comment
Your email address will not be published. Required fields are marked with *