Un’opera imperdibile per la prossima stagione dello Stabile.
Stante l’indiscutibile capacità di recitazione del nostro primo cittadino, offrendomi come sceneggiatore e con la regia di Marco Bellocchio, vi illustro il copione in via di ultimazione che sto predisponendo per proporlo al cast.
Prima scena:
piazza Sedile. Il cielo è terso, l’aria elettrica perché si teme un attacco dei Turchi. San Gerardo è mediamente preoccupato e passeggia nervosamente, avanti e indietro, nei confini del suo tempietto. Il sindaco, in piedi sulla tettoia di avvistamento, posta accanto ma più in alto del tempietto, scruta la valle con fare sereno ma molto concentrato.
Seconda scena:
l’opposizione di centro destra riunita nel salotto posto accanto alla stanza del sindaco, discute sul tipo di aiuto che intende dare al sindaco nel contingente e preoccupante presente. Si apre la porta del sindaco e questi si abbraccia col capogruppo del partito di maggioranza relativa dell’opposizione, che funge da capo delegazione. Il clima è di bella solidarietà. L’opposizione mostra la sua maturità, ostilità sospese, occorre allontanare il nemico turco.
Terza scena:
l’assessore al ramo è di vedetta. Avvista un cavaliere solitario al galoppo verso porta San Luca. Corre ad avvisare la polizia municipale che si schiera a protezione del santo Patrono. Una delegazione va incontro al cavaliere. Questi consegna un papiro e se ne torna indietro al galoppo.
La delegazione, come da ordini, non apre il papiro e torna a consegnarlo al sindaco. Questi, non senza palpitazione lo srotola e legge: “Fesso chi legge. Pesce d’aprile”.
Il sindaco sorride beffardo, getta il papiro nel camino del salotto di casa sua, scappa al balcone del municipio e fa chiamare a raccolta la popolazione.
Quarta scena:
la piazza del Sedile è stracolma. Dal tempietto San Gerardo aspetta trepidante.
“Potentini. Abbiamo sconfitto il nemico! Si è ritirato, intimorito dalle vedette poste sulla tettoia di avvistamento. Strategia perfetta. Ringrazio tutti. E ora tutti assieme intoniamo:
San Gerardo protettore di Potenza e Divisione…….
Ultima scena:
il tripudio popolare.
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