Ti rubano la macchina e tosto realizzi come esista un mondo parallelo al tuo nel quale si può tutto senza essere assolutamente disturbati da uno Stato totalmente assente. Poi ti dicono che le telecamere, eh eh, hanno ripreso tutto, ma talmente tutto che è possibile sapere l’orario dell’”asporto”, la via percorsa nella città di Potenza
Ti rubano la macchina e tosto realizzi come esista un mondo parallelo al tuo nel quale si può tutto senza essere assolutamente disturbati da uno Stato totalmente assente.
Poi ti dicono che le telecamere, eh eh, hanno ripreso tutto, ma talmente tutto che è possibile sapere l’orario dell'”asporto”, la via percorsa nella città di Potenza e anche l’imbocco indisturbato della Basentana direzione Salerno. Allora pensi che sono belli e fregati, a ri eheh!. Invece no, non è servito a nulla riprendere la scena del crimine.
Impossibile, infatti, rinvenire l’auto, che dopo poche ore sarà bella e smontata, figuriamoci i ladri.
Quindi ti assalgono un pò di domande, tipo:
ma lo Stato è totalmente e consapevolmente impotente di fronte a questa delinquenza neanche tanto organizzata?
Hanno predisposto un piano per tutelare i cittadini ed evitare il far west?
Non resta che segnarsi cattolicamente parlando?
O non sarà che a tenere in piedi la baracca Italia non sia proprio questa economia sommersa e non fiscalizzata, a confronto della quale sembriamo tutti, cittadini che lavorano e pagano le tasse, tasselli di un gioco da tavola per il sabato sera e null’altro?
In che termini lo Stato si preoccupa per me, mi tutela, mi protegge?
Le risposte sono tutte sconfortanti. Meglio tenere a bada gli studenti che protestano che pattugliare le strade in cerca di malviventi.
Finiremo per barricarci e pagare il pizzo per evitare anche il furto dell’auto.
L’Italia ufficiale e l’Italia parallela, quella delle mafie e della delinquenza, dell’evasione e del crimine cronicizzato, ormai supinamente accettato anche dalle forze dell’Ordine; la prima che non funziona e foraggia politici incapaci e una burocrazia inetta, la seconda che funziona e che premia, quella sì, la “meritocrazia”. In effetti la circostanza che nel mondo del crimine non ci siano raccomandati e che si premi la competenza (mai visto un killer che non ha la mira) ha del significativo e ci spiega che siamo in brutte mani. In mani incapaci a rimettere le cose a posto o che non le vogliono mettere a posto, viene da pensare addirittura dopo decenni di fallimenti.
Intanto il malaffare prospera e noi stiamo a guardare. Oltre alle tasse più alte del mondo (che poi a che cazzo serve spremerci se non ci danno neanche un minimo di sicurezza?) anche la più grande incapacità del mondo. Carabinieri, Polizia, Vigili, tre eserciti oltre che inutili, rassegnati.
Che culo. Ma, alla fine, vuoi mettere?
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