Dopo i vari Renzi, Conte, Gentiloni e Draghi, la presidenza Meloni sta restituendo credibilità e stabilità all’Italia.

La prova sta, anche, nel rifiuto di quell’esibizionismo tanto praticato dai predecessori, sì, anche da Draghi, checchè se ne dica.

Il merito delle politiche economiche, fiscali e sociali, è tutto da verificare, ma da questo punto di vista ci vuole tempo. Ma oggi la partita si gioca soprattutto in Europa e nel mondo, ed è proprio fuori dei confini che possiamo tornare a sentirci orgogliosi.

Il rapporto Trump – Putin, sul quale si scrive la storia di oggi, non ci vede passivi e inermi come oggi appaiono finanche Germania e Francia. In crisi economica non ci siamo solo noi, ma, guarda caso, tutto quel mondo che si è abbeverato finora nella cultura woke.

Vedremo i risultati elettorali in Germania e qualcos’altro chiariremo del panorama politico internazionale.

Ma oggi, indiscutibilmente, stiamo meglio di ieri. I cicalecci che provengono da sinistra sono destinati a rimanere tali di fronte alla laboriosità della formica Meloni.