Dall’Internazionale all’Atalanta.
Sebbene il PD stia mantenendo i suoi consensi, possiamo tranquillamente affermare che la sinistra non esiste più.
I governi di sinistra solo negli inutili dettagli si differenziano da quelli di destra o di centro. I caratteri distintivi della sinistra si sono pian piano opacizzati e sono, ormai, illeggibili. Identificarsi con la sinistra e sentirsi diversamente superiore non è più possibile, dal momento che a saziare i bisogni dei loro personaggi, da Bertinotti a Schlein, passando per D’Alema e Fratoianni, sono quei beni di consumo che hanno allietato la vita di un Berlusconi qualsiasi.
I beni di consumo erano invisi alle vecchie ideologie di sinistra, ora, dice D’Alema, le scelte personali, dal tipo di vino al tipo di cachemire, fanno parte della vita privata, anche della loro.
E’ questo l’aspetto livellante della globalizzazione?
Macchè.
Gli è che solo dal bisogno e dalle ingiustizie a produzione industriale nascono gli ideali, che, invece, a pancia piena, vengono sostituiti dal toscano, dal toscanello e dal cognac.
Il benessere non ha mai fatto bene alle giuste cause, riuscendogli meglio alimentare l’inutile, il vizio, tipo lusso, diffusione democratica delle droghe e abbattimento di qualsiasi valore morale.
La sazietà genera noia, il bisogno genera lotta, coraggio, speculazione, alternativa. La sazietà incarcera le menti, il bisogno le libera.
Talchè vale sempre il detto, applicabile a ogni epoca, storica o politica, che si stava meglio quando si stava peggio.
Del resto si vive sempre sotto una dittatura, solo che oggi ci illudiamo di vivere in democrazia, senza neanche sapere cosa significhi libertà e come si declini una ricchezza così immensa.

Ma è tutto semplicemente per dire, perché quando non sai come far passare il tempo che ti separa dalla partita dell’anno, diavolo, ti vengono sempre brutte idee.
Forza Atalanta, cazzo!
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