E’ tutta colpa del Covid.
La cosa che davvero guasta di questi tempi è la memoria. Non averne, o averne scarsa aiuta molto. E sono convinto che in molti, lassù, dove si “puote ciò che si vuole” facciano affidamento su una generale scarsa memoria collettiva.
Infatti sono straconvinto che tipi tipo Schlein, Speranza e compagnia cantante, siano convinti che noi non si ricordi chi volle, chi sponsorizzò e chi votò il Job’s Act. Oggi sono tutti impegnati nella campagna referendaria che vuole farci credere che “ora arrivano loro e vedremo bene come si difendono i lavoratori, per mille balestre, pfui e strapfui”!
Gli è che, però, mannaggione, qualcuno un cincinin di memoria la conserva e, per esempio, c’è chi ricorda il buon Roberto Speranza quando, sempre per esempio, teneva convegni, insisto con il per esempio, a Rapolla, provincia di Potenza, per spiegare quanto era bello e buono il Job’s Act e come lo stesso si prendesse cura dei lavoratori.
Ora mi chiedo e chiedo a voi, esponenti eccelsi del PD, cosa chiederete di votare al referendum prossimo venturo? E chiedo a Te, on. Speranza, terrai convegni per sostenere i referendum?
Ma la cosa che mi sconfinfera oltremodo è la destra e il centro destra, che invece di appellarsi al non voto, evidentemente a difesa della legge che volle il PD (come è strano il mondo) dovrebbero dire all’italico mondo “ma li vedete questi qui che ogni tot anni cambiano idea e chiedono anche a voi di cambiarla? Non vi sembrano buffi? Per quanto ci riguarda votate secondo coscienza e voi di sinistra avete l’opportunità di raccontarci in diretta come si costruiscono i fallimenti politici”. Ecco questo avrei fatto io. Invece no. Diavolo di un mistero biblico, stanno lì a difendere l’opera di altri.
A ben pensarci forse non è la memoria collettiva che latita, ma proprio la loro. Alla fine Schlein non ricorda i convegni di Speranza e il voto che approvò il Job’s Act, perché magari era in crociera, Speranza, forse a causa del Covid, non ricorda le sue imprese convegnistiche e tutto il PD non arriva a ricordare cosa abbia mangiato a colazione.
Comunque, troppo forte il tutto.
Ah, dimenticavo, quanto costeranno i referendum? Beh, io li addebiterei tutti al centro sinistra che, volendoli, dichiara pubblicamente di aver sbagliato. Un bel danno erariale dovuto se non a dolo, sicuramente a colpa grave, quella cioè usata per fare tutto e il suo contrario senza battere ciglio.
L’affidabilità della politica italiana è tutta sintetizzata in questo emblematico episodio.
A Rapolla, però, quel che rimane del PD potrebbe organizzare un convegno pro referendum e invitare l’on. Speranza, giuro che ci andrei, curioso di imparare i meccanismi della politica, giacchè, di quella italiana davvero ancora non arrivo a intravederne logica e intelligenza.
Bacioni, extensible, of course.
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