Annamo proprio bene!
Ma quanta carne a cuocere, perbacco, e che carne!
Pare che Pittella, in regione col centro destra, al comune di Matera voglia coalizzarsi col centro sinistra. Quando si dice la coerenza, col potere si intende. Ma a sorprendere è la reazione del Segretario Lettieri, il quale, dall’alto di un profilo politico inossidabile, afferma “perché no? Succede pure altrove”. Certo, forse nel paese di Pulcinella.
Insomma di politica, tracce, a essere ottimisti. Vale la rincorsa forsennata del potere assoluto: il PD che vuole conquistare Matera e Pittella che vuole impadronirsi di tutto.
E poi il “sistema Basilicata” che Araneo combatte col cipiglio della rivoluzionaria e che Pittella ritiene comune anche al M5S in quel di Matera, che roba, quasi che, fosse vero, sarebbe un magnifico “mal comune mezzo gaudio”, oppure un “ma lo facciamo tutti”, insomma niente che riguardi l’interesse dei lucani, ma che dovrebbe tranquillizzarci.
Una delle pietre dello scandalo sarebbe la nomina della compagna di Pittella all’apice di un ente regionale. E mi tocca ripetermi: varrà anche di suo tantissimo, la compagna di Pittella, della quale non ricordo il nome e mi scuso, ma in questi casi è proprio l’ombra del compagno che obbliga a non presentare neanche la candidatura. Una questione di stile, di deontologia politica, di opportunità, di garbo. Il politico che ricopre ruoli istituzionali deve essere inattaccabile e anche sembrarlo. Ma ve l’immaginate se la figlia di Mattarella venisse nominata da qualche importante parte? Ma vi sembra mai una cosa fatta bene?
Ma, se si parla di stile, bene, è meglio non parlare di politica, le due sfere sembrano incompatibili.
E poi, il siparietto in consiglio regionale, che segue quello al congresso di AN, con proverbi toscani recitati senza neanche offuscare la parolaccia, che fa tanto osteria al decimo bicchiere di vino, fra il presidente e Aranaeo, che goduria! Molta messa in scena, molta protervia, nessuno stile, nessuna sostanza. Una scena teatrale e nulla più. Il sistema Basilicata lo si combatte atto per atto, non solo quando viene nominata la compagna del presidente. Un sistema lo si combatte ripiegandosi sulle leggi che vengono emesse, sui lavori di commissione, senza tralasciare una virgola. Quanto al presidente che non fa il presidente e ingaggia un corpo a corpo davvero poco gradevole, se non per gli amanti del wrestling, beh, sembrava fin troppo piccato per l’ardire di Araneo, quasi si sentisse colpito personalmente, e quindi fin troppo sensibile all’argomento. Negativissimo: rimane il presidente del consiglio, non lo sfidante sul ring.
E quindi, mamma quanta carne a cuocere: tipo un paio di chili di fuffa, insomma.
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