Or ha bisogno il tuo fedele di te,
e io a te lo raccomando.
L’agonia della politica è direttamente proporzionale all’attenzione che le riservano i media. Temo che l’Italia sia il primo paese al mondo per programmi televisivi e pagine di testate riservate alla politica e ai politici. Segue nella particolare classifica il calcio e lo sport in genere, ma solo nelle grandi occasioni, come le Olimpiadi, per la cronaca è riservato il terzo posto (arrestato un extracomunitario con 15 grammi di cocaina) arte, cultura, e tutto il mondo assieme, occupano una paginetta e in TV un programma fuori orario.
L’invasività della politica fa dei suoi scarsi interpreti delle star televisive. E i talk show contribuiscono alla autocelebrazione di molti politici, autentici caproni, che, non a caso, hanno cominciato a pensare di essere davvero competenti in tutto.
A livello locale lo spartito è identico, con la differenza che non esistono quotidiani semplicemente di parte, ma esistono quotidiani del tipo “Hurrà Juventus” o “Forza Milan” che nel raccontarci per esempio, una riunione politica, per esempio del sindaco, la raccontano come se si trattasse del Concilio Vaticano prossimo venturo.
Tutto è ingigantito, talchè da un lato Meloni ripresa dalle telecamere ha sempre più l’espressione imbronciata perenne del divo di Holliwood e Telesca, ripreso in foto (per la tv aspettiamo diventi ministro) il sorriso di Gary Cooper.
La sostanziale agnosticità dei nostri tempi, fa sì che si crei qualcosa in cui credere fideisticamente sulla terra, e quindi ecco la divinizzazione dei politici, dei grandi atleti, tutti considerati gli eroi di questa epoca, rimanendo in second’ordine chi dava la vita per un ideale, cosa oggi non più realizzabile nè concepibile.
Ora la vita la si offre in sacrificio o per un fallimento economico, cui consegue l’ingiusta pena mediatica e sociale, o per danaro, vero dio in terra, padrone del bene e del male, del sapere e dell’ignoranza. Infatti, oggi, uno molto ricco è colto per antonomasia, lo si intervista anche per questioni filosofiche (Briatore docet). Uno molto ricco, sentendosi arrivato (e poi chissà dove) si sente in diritto di avere un’opinione su tutto, di pretendere leggi che non ostacolino la sua corsa per un potere illimitato, perchè convinto, come pochi, che il suo bene coincida con quello di tutti. Tizio dà lustro alla città!, e roba del genere.
Ma di questi tempi non si lesina anche la caratteristica di “intellettuale”, caratteristica che o ti viene attribuita per appartenenza a un gruppo di portatori di foulard, o te la attribuisci da solo, per l’atmosfera pensosa che ti circonda, lo sguardo acuto che penetra i misteri e la leggerezza con la quali affronti le piccolezze (degli altri, magari è meglio; con le proprie si rischia di essere smascherati).
L’eccesso è la regola, insomma. Si impiega più tempo a curare una immagine, comunque goffa, che a mettere fieno in barile (leggasi umile studio).
Fuori sacco: per dare il giusto coronamento al parco della Torre, occorre vietare il traffico sul tratto finale di via Pretoria, sì da collegare Montreale alla Torre con un percorso sereno nel quale domini la persona e non la macchina. Occorre poi creare un punto di ristoro nel parco e rendere sempre fruibili, puliti e decorosi i bagni di via Bonaventura, oltre a una corretta ed esauriente indicazione stradale (magari in maniera più decente di quanto fatto sulla parete della Chiesa di San Francesco). Infine vietare che i cani orinino nell’erba (non l’accesso beninteso), in modo tale da consentire alle persone di potersi anche sedere o, perchè no, sdraiare ed è necessario valorizzare la piazzetta sovrastante i parcheggi, perchè si aggiunga come luogo di aggregazione creando un collegamento virtuale col parco, una sua pertinenza o come cappero può chiamarsi.
E che ti metti a fare l’urbanista, ora?
E certo, visti gli assessori e i consiglieri che abbiamo in regione e al comune, posso legittimamente ambire a tutto.
PS: il comune di Potenza necessità di una risistemazione organica urbanistica, da affidare rigorosamente a uno che ne capisce, sottraendo la competenza a politici e burocrati. in maniera definitiva.
Amen.
La predica è finita, andate in pace.
Ah!, e bacioni, estensibili in famiglia.
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