Una Roma trasformata da De Rossi o liberata da Mourinho?
De Rossi è un talento o la squadra, buona, remava contro Mourinho?
De Rossi nessuno se lo filava. Lui avrebbe allenato in serie B con gioia, ma solo una Roma disperata lo è andato a cercare. A Ferrara, l’anno scorso, aveva stentato, nessun miracolo, solo mediocrità assoluta.
Quest’anno sembra Padre Pio, tocca e guarisce. Troppo bello per essere vero. Certo, se è bravo davvero, ci guadagna tutta l’Italia calcistica, ma è davvero poco credibile che una squadra, dall’oggi al domani, diventa uno stritolatutto.
Più probabile che la squadra intera ha patito troppo la personalità e le idee di Mourinho fino a scaricarlo spudoratamente.
Il brocchi con l’allenatore famoso e fuoriclasse con l’allenatore amico dei giocatori, suona strano assai, anche perché è difficile che Mourinho sia diventato così scadente; più probabile che fosse inviso, facendo inevitabilmente ombra a campioni conclamati.
De Rossi non ha una storia, come allenatore, che parli per lui, quindi possiamo solo sperare sia un genio, per il momento.
Il Napoli di Calzona non gioca tanto meglio di quello di Garcia, ma fa tanta simpatia l’eterno secondo, espatriato come un neolaureato qualsiasi per fare fortuna, e tornato in patria per sbalordire, accettando anche un contratto di pochi mesi senza un futuro a Napoli.
Domani Juventus- Atalanta è partita interessante. Si segnerà più volte, garantito e nessun risultato è scontato. Giocherei un 1X2 o un over.
Il Potenza a Catania chissà se userà modi più virili dell’ultima scialba prestazione.
Poi una settimana di Coppe ci farà godere calcio più vero.
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