Per me è notizia di questi giorni, ma altri ben conoscevano e conoscono la situazione, che le scale mobili non sono fruibili, e da anni, dai disabili.

In un caso v’è un macchinario abbandonato e non più utile, in un altro caso non c’è proprio niente che possa consentire una piena fruibilità come richiede la legge.

Ora affrontare un discorso sulla scarsa sensibilità della nostra burocrazia locale è una perdita di tempo: non esiste proprio e punto. E già questa considerazione lascia l’amaro in bocca, giacchè si fa tanto uso della parola inclusione senza, evidentemente, sapere neanche di cosa si tratti.

A far rumore, poi, v’è il completo e totale silenzio a riguardo: nessuno che per anni abbia denunciato la situazione, e caspita, pure questo è un record.

Ora stando alla legge questi impianti di trasporto pubblici andrebbero immediatamente dichiarati inagibili e se non accadrà, e del resto non è accaduto, è solo perchè a Potenza della legge sono in molti ad infischiarsene. E questo è un altro fatto.

Quello che fa rabbia è che queste situazioni sono così cronicizzate che a nessuno viene in mente di pretendere un accesso per disabili, consentendo che questo ipocrita e preteso diritto all’inclusione costituisca solo uno stanco slogan.

In effetti, a Potenza, un disabile non ha niente che gli consenta una vita normale, e a nessuno frega niente. Il che ci relega a terzo mondo conclamato e strameritato.

E che dire dei lavori che la legge impone a distanza di 30 anni per questo tipo di impianti? Per le scale mobili principali, questi 30 anni temo siano scaduti già da un pezzo e si è andati avanti con le proroghe. L’ultima sta per scadere e non si sa se ci sono i soldi e la volontà di eseguire i lavori. Finirà che verranno chiuse fino a data da stabilire. Ma questo non si dice, nè il sindaco entrante ha riferito alla città, facendo magari uso per esempio delle costruzioni Lego, come affronterà il problema, se lo affronterà. ma, come riferiva un giornale, il sindaco già ha già fatto tre miracoli, mi pare di ricordare, vuoi che non faccia anche il quarto?

La verità è che a Potenza l’approssimazione è davvero trasversale e finiremo per patire, con la capacità di sopportazione propria dei montanari potentini, oggi leggasi resilienza, ogni tipo di inefficienza amministrativa.

Comunque, se c’è un tutore della legge qui a Potenza, batta un colpo: a parte quanto già raccontato nelle scorse settimane, le scale mobili non sono a norma e andrebbero dichiarate inagibili. Chi non lo fa non rispetta la legge.

-Ehi, ma questo ancora parla di leggi e del loro rispetto. Cavolo, ma ha la testa dura.

-Eh già, quando capirà che nel Far West vige la legge del più forte e basta, sarà sempre troppo tardi.