Il demiurgo

Il demiurgo

Essere intelligenti e idioti nello stesso tempo, un’arte o una condanna?

Mi riconosco, senza ombra di dubbio, persona intelligente, cionondimeno, riesco anche a sapermi nello stesso tempo idiota.

Le due caratteristiche, opposte quanto si vuole, ma forse poi neanche tanto, convivono pacificamente. Sebbene qualcuno mi abbia diagnosticato ingenuità al posto della idiozia, io propendo per quest’ultima, altrimenti non mi spiegherei la fatica che faccio a comprendere alcune cose della vita.

Per esempio, sfogliando virtualmente i quotidiani locali, leggo che a Potenza non abbiamo un semplice sindaco, bensì un piccolo demiurgo, figura che agli occhi dei giornalisti appare più divina che mitologica. E io non l’ho ancora capito. Eppure hanno ragione loro: Lui crea, dà l’alito vitale alle cose.

Per esempio quell’opera metallica, invero agghiacciante e non solo per il colore, che da mesi abbrutisce la vista nel centro storico, non è una opera abusiva, ma un esperimento di architettura futurista, intesa come quella architettura che propende verso il cielo, verso l’infinito, che avvicina l’uomo a dio. Lo spazio guadagnato dalla tettoia, che forse ne fa uno dei punti più alti di Potenza, partecipando a consolidare il record di altezza del capoluogo e attentando anche al primato di Enna, è il simbolo della speranza che protende la mano verso il divino. Orbene e dov’è la mia idiozia?, si potrebbe chiedere Gianni il mio edicolante di fiducia; e io ringrazio per la domanda, nonevèro. L’idiozia consiste nel fatto che per me era solo un’opera abusiva non permessa da leggi e regolamenti. Talchè rimango di stucco quando l’opposizione chiede al sindaco quando provvederà ad abbellire il “coso” e a renderlo meno impattante quando io, idiota, gli avrei chiesto se fosse o meno un’opera consentita, avendo letto che non lo sarebbe proprio. Ecco, io non ho capito l’essenza della generosa opera di cui Potenza potrà avvantaggiarsene da tutti i punti di vista.

Certo, se facessi cosa uguale io, dal palazzo dei cornuti, mi beccherei una delegazione della polizia comunale con verbale già pronto, convocazione in Procura e iscrizione nel libro magico degli indagati, ma chi sono io? Per caso sono un demiurgo? No, perbacco, non lo sono. Ma sono un idiota a non aver capito niente.

E ancora. Io continuo intelligentemente a pensare che il codice civile sia una normativa a carattere generale che non prevede eccezioni non scritte. E qui ritorna l’idiota che non divide l’umano dal divino. Di modo che se a violare il codice civile è un demiurgo, che in tal modo crea un diritto superiore e parallelo, non solo è normale ma è un bene per tutti, perchè vuol dire che esiste un livello superiore che tanto ci dà conforto nei momenti difficili e al quale ci appelliamo anche istintivamente ogni volta che temiamo qualcosa.

Infine devo constatare come a essere intelligente (beh, cosa almeno da verificare, a questo punto) ma soprattutto idiota e in maniera quasi esclusiva, lo prova la generale indifferenza alle due circostanze dianzi dedotte: a nessuno frega niente, piuttosto bravo il nostro demiurgo e grazie per quanto hai fatto, stai facendo e farai per te e per noi.

Ecco, l’eccezione (divina) non fa che confermare ogni regola, quindi noi cittadini dobbiamo ancor più rispetto alle regole e dobbiamo avere ancor maggior timore delle sanzioni, perchè noi non siamo più o meno un cazzo.

Amen.

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