Permeare l’impermeabile.
E dopo non aver fatto praticamente niente di significativo per la Basilicata, dopo aver occupato militarmente ogni posto disponibile secondo le logiche delle filiere e senza garantire efficienza, ecco che sono pure in crisi.
A margine il sempreverde “l’appetito vien mangiando” c’è da registrare che, esclusa ogni motivazione ideologica o di interesse generale, ci sono, evidentemente, problemi sulla spartizione dei posti di potere.
L’allargamento, imprevisto e ben accolto, a chi era una bandiera del centro sinistra, in virtù del principio che la coerenza non ha prezzo, deve aver contingentato i posti di potere a disposizione. Una volta si diceva che se in una tavola mangiano dieci persone, ce ne possono mangiare anche undici, ma in politica ogni posto perso è uno spicchio di futuro che va in fumo, perdindirindina.
La crisi viene, comunque, annunciata con squillare di trombe, modi da dichiarazione di guerra e semplicità di argomenti, cioè nulla motiva la crisi, finora. Ma faranno pace, si sussurra negli ambienti che contano.
Nel frattempo, all’annuncio dell’aria fritta, risponde un centrosinistra che grida alla coalizione messa su solo per interessi elettorali; e ci sta, per mille cannoni!, ma da quale pulpito?
Nel frattempo il sindaco di Potenza afferma, parlando delle morti di Falcone e Borsellino e della iniziativa commemorativa promossa in città: “Un’iniziativa attraverso la quale si intendono trasmettere valori fondamentali come l’integrità, il rispetto e l’impegno civico, che devono permeare Potenza negli anni in cui sarò Sindaco”.
Parole sacrosante, vivaddio.
Cominciamo dalla sopraelevazione accanto al tempietto? Permeiamo, forza, permeiamo
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