Pouvoir administratif.
Per capire quanto l’Italia sia un paese fondato sull’ipocrisia ma anche sulle disquisizioni (inutili) di tipo chirurgico, basta dare una sbirciatina alla Costituzione.
Per quest’ultima la “burocrazia” è sostanzialmente un apparato che trova la sua regolamentazione direttamente nella legge, perchè siano garantiti imparzialità e buon andamento; non solo, ma nella burocrazia si accede per pubblico concorso e non per volere della politica, talchè in aggiunta ai famosi poteri, esecutivo, legislativo e giurisdizionale, può considerarsi un potere anche quello burocratico, il cosiddetto “pouvoir administratif”, il potere amministrativo che, di tal guisa, non rimane assoggettato alla politica.
Intento pregevole e ben difeso da norme, come detto, addirittura di rango costituzionale.
Ma l’italiano non è tipo da farsi intimidire da codici e codicilli (e noi a Potenza lo sappiamo bene); l’italiano è strutturato per l’aggiramento delle norme attraverso un metodo che a quelli mafiosi irride sarcasticamente.
Infatti, poichè il potere amministrativo è un’arma letale e, se davvero autonomo, è capace di far rigare dritto chiunque (pensate a una gara di appalto regolare o a un concorso pubblico onesto, nel quale vadano avanti davvero i migliori), la politica ha sempre brigato per assoggettarlo e renderlo la sua personale arma vincente.
Il metodo da sempre usato è di stampo marxista: si è iniziato con qualche funzionario corrotto, ma non corrotto in proprio (questo tipo di autonomia burocratica fa paura anche alla politica), bensì corrotto dal sistema politico, per poi farne proliferare il numero esponenzialmente. Cioè io brigo per farti diventare il tal dirigente e tu soddisfi le mie esigenze. La commistione burocrazia-politica è un cocktail esplosivo che blinda il potere e lo rende totalitario.
Oggi come oggi è difficile trovare un burocrate che stia lì per meriti personali e basta e quand’anche lo si trovi, la cultura dominante che induce a far fruttare anche le pietre al mercato dei gioielli, fa sì che il burocrate meritevole di suo si offra al mercato dei potenti per dividerne il potere.
Ecco perchè non c’è concorso che non abbia i suoi raccomandati di ferro, con la conseguenza che se non ti pieghi, ti conviene emigrare; infatti in tanti lo fanno.
Il potere politico, quindi, è in genere tutt’uno col potere amministrativo, tanto che quest’ultimo può far tremare i governi, mettere in ginocchio giunte comunali e rivoluzionare governi regionali.
Ormai l’intesa è spontanea e il ricatto reciproco. Così il sistema tiene.
Ovviamente non c’è parte politica che denunci l’imbroglio, perchè avvantaggia chiunque si trovi a governare.
Il boom dei 5 Stelle fu dovuto proprio alla speranza che il mercato cessasse, come avevano promesso, con l’abolizione dei privilegi, rivoluzione che iconicamente si sintetizzava nella famosa espressione di Di Battista che diceva, fra gli applausi di tutti, che coi politici (tutti) esistenti in Italia non bisognava neanche prenderci assieme un caffè per il timore di una fulminea contaminazione.
Ovviamente non esiste un giornalismo che un tanto denunci perchè si è messo in fila alla corte di chi comanda, cioè del sistema.
Altrettanto ovviamente non esiste un argine giudiziario serio, costante e univoco, perchè anche la magistratura subisce il fascino del potere ed è ben organizzata per il gioco del reciproco ricatto con gli altri poteri. Sporadici sono i casi giudiziari che levano i coperchi e quindi eclatanti e quando avvengono fanno epoca e alla fine sono sempre più o meno unidirezionali, cioè sempre finalizzati a determinare intese fra poteri con persone diverse.
Cosa rimanga dei principi costituzionali è sotto gli occhi di tutti, briciole. Ma tutti, ipocritamente, inneggiano alla Costituzione più bella del mondo, omettendo di dire che è anche la più violentata del mondo.
I racconti di imprenditori, faccendieri, mediatori, tutti esperti del sottobosco romano (ripetuto beninteso a ogni livello territoriale) sono allucinanti e non salvano nessuno. E d’altronde non ho conosciuto una persona che sia stata affascinata dalla politica per interessi superiori a quelli personali. Oddio, qualcuno lo si incontra, ma per una volta sola, perchè poi scompare.
Quando si sente dire “è tutto un magna-magna”, o “non si salva nessuno”, o ” il migliore ha la peste”, non si pensi mai a un’esagerazione, perchè è la verità.
Abbiamo anche provato felicemente a esportare il modello in altri paesi, ma mai ha funzionato come da noi, totalmente privi di anticorpi solamente perchè italiani. E se qualcuno non si riconosce, facesse analisi approfondite, perchè di sicuro ha un un avo di sangue non italiano, garantito.
Bacioni, a tutti, anche ai politici e ai burocrati, che dio li abbia in gloria.
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