M’hai fregato disonesto ……
Comincio a nutrire un fastidio, tipo quello dell’Ozempic, fatto di nausee e inappetenza, di fronte alle falso-intemerate sortite dei politici italiani su qualsiasi tema. A dettare i loro spot, in linea di massima, si trattasse dell’ultimo grillino o dello stagionato leghista, è una ignoranza generalista che fa accapponare la pelle.
Discettano di tutto, di Trump, Putin e Israele, quando fino a ieri si barcamenavano fra un ufficio di collocamento e uno studio di geometra. Miracolo della democrazia: dai discorsi al biliardo o davanti alla Play Station agli interventi alla Camera. Ovvio che, poi, non gliele fanno fare le leggi ma consentono loro di alzare il braccio a comando, fra un abbacchio e una puttanesca. Problema a margine è che anche quelli che le leggi le scrivono meriterebbero di stare in ginocchio dietro la lavagna, come i buoni metodi di una volta punivano la pigrizia e, appunto, l’ignoranza.
E invece li vedi sfilare davanti alla telecamera a dire stupidaggini quasi fossero l’ultimo premio Nobel che dichiara di essere felice di essere arrivato uno (come disse un ciclista una cinquant’anni fa dopo la tappa).
Gli scempi della democrazia rappresentativa e non meritocratica, familista e che non pretende niente se non una -davvero poco democratica- faccia tosta.
Infatti la faccia tosta è di natura fascista, parafrasando l’illuminatissima sinistra di oggi, si impone a prescindere e, ullapeppa, incute pure rispetto. Tutto da studiare è, perbacco, la timidezza che esprime chi si trova di fronte alla faccia tosta. In ogni ufficio ce ne è una, anzi, più di una. In genere fanno squadra e si impongono sulla moltitudine di normali che, sprovvisti anche loro di una dignitosa cultura, e non avendo, appunto, il surrogato di questa, che è la faccia tosta, sono destinati a pagare per tutti. Quando poi c’è uno che vale, questi deve inchinarsi ai più forti che, d’istinto, lo ghettizzano, lo escludono e lo deridono pure.
Gli intelligenti dovrebbero fare più squadra anche loro. Alla fine è evidente che le specie indicate costituiscono classi sociali differenti e non sovrapponibili. Alle categorie ricchi-poveri, oppure, nobili-popolo, oggi se ne è imposta un’altra, quella fra intelligenti e seri contro gli ignoranti padroni. Nelle pubbliche amministrazioni non esiste più la figura del funzionario capace e responsabile, o se esiste, è sepolto sotto le carte. Il politico moderno promuove sempre e soltanto il funzionario acriticamente servile e noi, in Basilicata, ne possiamo gustare numerosi esempi.
Ma sto divagando. In effetti, tornando a bomba, i novelli parlamentari che discettano di tutto sono un fenomeno da circo tutto da gustare, una prelibatezza, una gustosa chicca. Godiamocela fin che dura.
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