Fatta la legge si può andare a dormire sereni.

Fatta la legge si può andare a dormire sereni.

Aspetta, aspetta, facciamo una legge e sistemiamo tutto.

E quindi fra una manciata di sedute parlamentari il femminicidio sarà una realtà autonoma nel catalogo dei reati. A rendere un omicidio più grave di un altro non basteranno le aggravanti o gli altri reati che possono accompagnarlo in concorso, basterà il genere della vittima.

Vittime di serie A e vittime di serie B. Assassini più gravi di altri, quasi che aver causato la morte di una persona abbia gradi di importanza differente.

La cosa frustrante è, però, che a tanto si arriva per la cronica incapacità di rendere effettive le tutele che la legge pur prevede. Una donna è, in effetti, senza difese di fronte a una bestia, ma, e qui c’è lo scatto di dignità di uno stato perennemente allo sbando, eh eh, lascia che ti ammazzi chè dopo non uscirà di galera. E siamo al sospiro di sollievo delle donne, morte sì, ma ben vendicate. Roba da matti.

Ma è il solito vecchio trucco di chi non ha armi credibili, la minaccia di un male superiore, in questo caso da parte dello stato con le parole di una legge. In Italia si ricorre sempre a una legge più severa senza curarsi di far rispettare neanche un po’ quella di prima. Come nei processi, si riformano da una vita senza verificare l’esatta applicazione delle leggi precedenti, col risultato, comico, di riformare senza riformare.

Sarà perché le leggi vengono scritte coi piedi, sarà perché la qualità del legislatore effettivo, cioè di chi davvero le scrive, non di chi le vota alzando un inconsapevole braccio, è andata scemando e si è passati dal giurista vero, avvocato o magistrato di assoluto valore, al magistrato che si imbosca favorito dalla politica, sarà perché la cultura dominante è quella dello spot o sarà perché vuolsi così colà ecc., sarà perché scrivere una legge sembra cancellare d’incanto ogni responsabilità, fatto sta che da noi fatta la legge si può andare a dormire con la coscienza a posto con la sicumera di aver risolto il problema.

Seguendo questo trend giuridico, tutto in difesa di vere o presunte minoranze e a discapito del mondo intero, mi meraviglio che nessun grido di dolore si sia ancora sollevato per quei crimini nei quali vittime sono i minori, o extracomunitari, o mendicanti, recante la cogente richiesta della pena di morte. Ma ci arriveremo gettando nella spazzatura (umido, carta, misto?) secoli di cultura giuridica.

Bacioni.

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