E siamo a 3.

E siamo a 3.

E’ tutto così rassicurante…..

Leggo su facebook che il nostro Sindaco ha ottenuto la sanatoria per un abuso edilizio. Non è dato sapere precisamente che tipo di abuso fosse ma, francamente, non è importante. L’essenziale, che può, invece, contare, è che abbia commesso un abuso tale da necessitare di sanatoria.

Quindi, sommando quest’ultima sanatoria con la tettoia vista Santo Patrono, siamo a due situazioni urbanisticamente, diciamo, particolari accertate in pochissimo tempo.

Se ci aggiungiamo l’acquisto degli immobili dal Comune di Potenza a prezzi di saldo e sorvolando amenamente e con afffettata noncuranza sulle norme del codice civile, previo passaggio, sempre dall’alto, sulle norme che impongono di non partecipare e votare i provvedimenti amministrativi, che hanno costituito il prequel dell’acquisto, siamo a tre, cifra che, raggiunta in poco tempo dalla figura istituzionale massima cittadina, suggerisce che siamo di fronte, se non a un talento, sicuramente a una autentica e spiccata propensione allo stare in equilibrio sulle norme.

Ora non è che non sia conscio di quanto racconta la saggezza popolare sul “chi sono io per giudicare”, oppure “sulle pagliuzze negli occhi degli altri” e roba simile, ma dal sindaco si deve pretendere una trasparenza massima, rappresentando, sempre e comunque, l’istituzione, un modello di legalità.

Vieppiù in materia urbanistica, laddove il Comune è l’organo di polizia per antonomasia.

Se la figura del Sindaco non è trasparente, in altri termini, se non fa chiarezza sui dubbi e le questioni e i fatti conosciuti, è ben immaginabile che il prossimo destinatario di una sanzione urbanistica possa chiedersi come funzioni tutta la baracca, ovvero sentirsi ingiustamente perseguitato.

Ma l’argomento potrebbe allargarsi alle multe per divieto di sosta e a quello che vi pare, dal momento che se lo sceriffo sgarra non può pretendere che tutti i cowboy siano perfetti.

Annotazione di colore:

I consiglieri di maggioranza non chiedono conto al sindaco di questi accadimenti, a loro sta bene così, la legalità è un’ottima cosa da pretendere non dagli avversari politici, che poi sono i compagni di avventura, ma dai cittadini.

I consiglieri di opposizione non chiedono conto al sindaco di questi accadimenti, a loro sta bene così, la legalità ecc. ecc.

I media hanno da celebrare Potenza Città aperta e quindi ciccia, perchè a loro sta bene così, la legalità ecc. ecc.

Il resto del mondo veleggia sul più o meno assodato “ma chi se ne frega, mica sono Antonio io”.

Gli amici dei consiglieri, di maggioranza e di opposizione, applicano alla lettera il politicamente corretto, convinti che sia raffinato e che eviti danni.

Insomma se non è un regime ci manca poco. Il segnale di spegnimento delle ultime braci di democrazia si avrà quando mi faranno tacere. Ma lasciare che in pochissimi parlino li fa apparire sinceramente democratici, perchè alla fine i pazzi sono quei pochi.

Ma come si vive bene da pazzi.

Bacioni, estensibili, anche ai papà che amano la corsa.

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