Addio PD, la tua assenza è il guaio maggiore.

Addio PD, la tua assenza è il guaio maggiore.

C’era una volta la sinistra. Poi venne un lupo …..

Si parla tanto della sconfitta del centro destra a Potenza. Vero. Come ai bei tempi andati ha sbagliato tutto e non si saprà mai quanto con coscienza e quanto per incapacità.

Il dubbio è forte perchè è evidente che parte del centro destra ha giocato come se Telesca avesse già vinto, ma, con la possibilità di avere il premio di maggioranza ha pensato fosse intelligente politicamente avere con lui già una mezza intesa. Intesa che avrebbe prodotto quale utile una fettina di potere per quella parte di centro destra condiscendente a non remare contro, anzi.

Ha vinto la strategia sulla politica. Probabilmente sono state sbagliate anche le singole scelte, ma questo è già roba secondaria.

Il centro destra aveva già perso quando ha dubitato di vincere e non ha schierato la squadra migliore possibile, ma stancamente ha riprodotto lo schema della volta precedente, in un contesto, però, del tutto diverso, dimostrando pachidermicità, sussiego e cialtroneria mista a furbizia spicciola. Poca roba insomma.

Ma a questa sconfitta cui ci si è immolati con stolto consociativismo fa da contraltare la sconfitta ben più grave del PD e del centro sinistra, inteso come parte politica. Infatti, sotto il falso simbolo delle liste civiche si sono nascoste vere e proprie lobby di potere che con la politica hanno poco a che vedere, ma che col potere hanno quel rapporto che lega l’affamato al pane.

Il PD ha fatto un rumorosissimo e clamoroso passo indietro, ha abdicato cedendo il suo ruolo a personaggi e a gruppi vari. Ora goffamente cerca di ricavarsi un ruolo positivo nella vicenda, quando è evidente che proprio la sua estromissione ha aperto alla vittoria. Ha provato a piazzare qualche uomo che, però, libero da vincoli di partito si è prontamente offerto al nuovo che avanza.

Il nuovo che avanza non è politica, evidente. E quella parte di centro destra che già si vedeva salvatrice della baracca di un Sindaco senza maggioranza, ebbene non è politica. Entrambi costituiscono una forma di potere travestito da forza democratica. E il travestimento è di quelli da colwn, perchè il vestito della politica gli calza male, gli sta stretto, mette in mostra fianchi e ventre adiposi. Non sa neanche truccarsi bene, non sa neanche usare i vecchi trucchi dell “interposta persona”, prova a scimmiottarli non riuscendovi. Esce fuori non il sorriso della vittoria politica, ma il ghigno bavoso del potere che si pretende assoluto.

Ma per fortuna sono abbastanza dilettanti. Si muovo come elefanti in una cristalliera. Soro rumorosi, per quanto provino a coprire col silenzio quello che non gli aggrada, per quanto siano riusciti finora a sopire lo sdegno di chiunque, sdegno che, evidentemente, non chiedeva che di essere confortato.

In questo a Potenza siamo in uno stato maturo, la trasversalità degli interessi tiene assieme tutta la baracca, che poi si accapiglia, per pura scena, su quisquilie, quale è, per esempio, pensa tu, un posto di vice presidente del consiglio comunale, davvero niente, cioè. Non si intravedessero sullo sfondo zanne acuminate, si potrebbe pensare a ragazzate, tanto ingenue quanto appassionate.

In conclusione, per me, ha perso il centro sinistra, perchè è semplicemente scomparso dalla scena. Il centro destra ha fatto da squallida comparsa o da spalla stupida. Da rilevare, però, il crescente peso della burocrazia; questa ormai decide come se fosse un vero organo politico, si sostituisce a giunta e consiglio, delibera, statuisce, tiene a stecchetto i poveri assessori e consiglieri. Diciamo che è il vero braccio armato del potere, ha bypassato la politica. Questa, come le camere a Roma, sono un parco giochi dorato per pochi e null’altro. Caspita che democrazia, quella potentina.

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