Se ci voleva la crisi dell’acqua per sgamare l’inefficienza della politica tutta, mai tragedia peggiore risulterà così benefica.
Per risolvere il problema idrico andrebbe riempita la diga della Camastra. Quello che si sta facendo in questi giorni è una toppa, chissà quanto buona, per un’emergenza che, se non è stata voluta, non è stata scioccamente prevista.
Per riempire la Camastra occorre pulirla, levando l’immane quantità di fanghi; questi vanno, però, prima, caratterizzati e, poi, bisogna capire come smaltirli, e non è roba di poco conto.
Poi va resa a norma di legge e collaudata.
Per fare tutto questo si sarebbe dovuto approfittare di questi mesi di secca.
Non sembra che la Regione abbia messo in cantiere questi lavori che dovrebbero essere già quantomeno cominciati, anche perchè se, come auspica Arpab dall’alto della suo scientifico approccio, torna a piovere e nevicare, cosa che tutto sommato potrebbe accadere, sarebbe impossibile restituire la diga a quello splendore mai raggiunto.
Allora ecco quello che Bardi non dice, la stampa non racconta e l’opposizione si guarda bene dal chiedere se non pretendere, per il bene comune, s’intende:
- quali sono i lavori da eseguire sulla diga, se sono stati progettati e calendarizzati e, comunque, finanziati?
- i fanghi quando verranno rimossi e dove verranno trasportati?
- quando sarà scongiurato il rischio di una nuova crisi idrica?
- chi ha subito danni economici verrà mai ristorato?
- si è cominciato a progettare quei lavori strutturali tesi a evitare perdite di acqua?
- oltre alla Procura, in sede politica e amministrativa, si è cominciato a individuare responsabilità e responsabili?
Tutto il resto sono chiacchiere.
Quindi alla prossima conferenza stampa, ci sarà qualcuno che farà queste domande?
Quindi, in consiglio regionale, qualcuno porrà queste domande, imponendo una risposta?
Diversamente solo il buon Dio potrà aiutarci, facendo più di qualche miracolo; ma, alla fine, ne basterebbe solo uno: liberarci degli incapaci, a quasiasi livello. L’alternativa è il bacile in pianta stabile, nel 2024, una vera chicca, con complimenti vivissimi a tutti.
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