Abbiate pietà

Abbiate pietà

Giuro, dovunque si vive meglio che qui.

A Potenza, in piazza 18 agosto, solo una manciata di anni orsono, lavoravano due salumerie, un negozio di telefonia e roba elettronica, un negozio di scarpe, una cioccolateria, un paio di bar in più e un’edicola. Oggi al loro posto poco e niente.

In via Pretoria non ne parliamo. La ricchezza di negozi, botteghe che caratterizzava Potenza negli anni sessanta e settanta è diventata povertà e la città si è trasformata in un deserto triste e melanconico.

Per Natale il Comune ha allestito l’albero e qualche luminaria, lasciando al buio il gioiello Torre Guevara, chissà se per dispetto o perchè sono finiti i soldi. In ogni caso scelta poco felice.

I giovani bevono birra e giocano a morra, urlando nei vicoli. I marciapiedi sono malconci, le strade pure.

La zona commerciale di via del Gallitello è impercorribile e di una tristezza maestosa. La fuga a valle è fallita e per contorno è fallita anche la centralità di via Pretoria. Una miopia rasentante la cecità ha fatto sì che la città si sviluppasse da un punto di vista del cemento, senza uno straccio di idea programmatica. Le nuove realizzazioni sono il frutto di finanziamenti estemporanei, giammai dello sviluppo di un’idea.

Per contorno il lavoro manca e quindi anche i soldi.

La sanità è penosa, se pensiamo alle liste di attesa per un esame o per un intervento, ma per converso le scorciatoie per chi può sono sempre funzionanti.

Non parliamo di trasporti, per pura pietà, visto che a fronte dell’imponente sistema di scale mobili abbiamo il più scarso utilizzo pubblico dello stesso.

Il guaio è che non sembra ancora arrivato il fondo.

La città è in un declino tale da non temere cambi di colore delle varie composizioni politiche degli enti che governano. La politica di destra, di sinistra e di centro, offre lo stesso scadente catalogo di politici improvvisati in cerca di uno stipendio che offrono in cambio solo qualche selfie e qualche spot scadente.

Un governatore che a una semplice domanda, in sede di conferenza stampa, a fronte del gravissimo disagio che la popolazione sta vivendo per la mancanza di acqua, a causa di una cattiva programmazione, risponde stizzito è il segnale che a questi bisogna solo scodinzolare la coda, ad averla, ma grazie a dio in molti sembrano averla.

Ogni forma di garbo, politico, istituzionale, relazionale, fra le persone è bandito. Una persona genuinamente gentile è merce rara, una laboriosa e capace, pure, una coerente, precisa e affidabile, un miraggio.

Agli edifici abbandonati corrisponde l’abbandono del senso civico. Una città in disarmo, una cittadinanza in disarmo. Fate di noi quello che volete, non bastasse quello che avete fatto finora. Ma abbiate almeno pietà. Non infierite. Altrimenti alla fine qua ci rimarrete solo voi politici, se nel frattempo non ve ne sarete andati voi in parlamento per mangiare i carciofi alla romana e tornare al sabato col biglietto pagato.

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