Quando credi che sia finita
è proprio allora che comincia la salita.
Correva il 2021. Il Comune aveva appena rinnovato l’elenco degli immobili da alienare, e, diligentemente, aveva stimato i prezzi delle singole vendite.
Un locale, per il quale era stata presentata istanza di acquisto da parte di un consigliere comunale, oggi sindaco della città, neanche ancora trascritto, nonostante fosse pervenuto già da più di 40 anni nella diponibilità dell’ente, veniva inserito nell’aggiornamento, con la delibera n. 19 del 2021.
Come detto, l’immobile, oggetto di richiesta di acquisto, venne, appunto, stimato, in €. 31.000.
Poi arrivarono mesi tempestosi e il prezzo crollò. Venne stimato, infatti, nel mese di dicembre, dopo soltanto otto mesi, in meno di 14.000 €. e a questo prezzo venne venduto.
Generosa la stima previsionale? Cioè una stima fatta a occhio e croce? Peraltro sballata in maniera così imponente?
Tutto è possibile, perbacco. Anche che la stima iniziale sia stata fatta coi piedi, e, a questo punto urge sapere come funziona il Comune di Potenza. Tirano a indovinare? Estraggono un prezzo a caso? E poi quella stima a cosa serve? Se a fini di bilancio, questo, operando così, racconta storie approssimative e non è bene. Oppure, ha sbagliato l’Agenzia delle Entrate a valutarlo così poco.
Fatto sta che la prima stima, accusò il colpo e pare si sia suicidata dopo un periodo di depressione acuta.
Una prece.
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