Non santini e promesse ma fatti, perdinci!

Non santini e promesse ma fatti, perdinci!

Prima si dispensavano promesse, ora si reclamizzano gli insuccessi. Una gara a perdere, vivaddio, che non mostra segni di ipocrisia.

La novità elettorale è che saremo invasi da un minor numero di manifesti e santini. In genere, di questi tempi, il festival era già in azione, ma stavolta no. Cambio di metodo. Fatti non parole.

Ed ecco che il santino della giunta uscente è costituito da uno spicchio di città, quella piccola e gentile scarpata fra via Quattro Novembre e Via a Mazzini, a Potenza, riprodotta nella foto.

Evidentemente anche dalle parti dell’opposizione una situazione del genere non ha fatto sollevare indignate contestazioni, come pure ci si sarebbe aspettati da chi vuole scalzare gli avversari e semmai sostituirli nella inefficienza.

Dice: ma sono i potentini a essere incivili. Vero, perbacco. E alla inciviltà dei potentini fa da pari l’inefficienza dell’amministrazione che dovrebbe, udite udite, tenere pulito e in ordine, controllare e sanzionare. Attività che invece esulano sfacciatamente da quelle della nostra amministrazione.

La situazione segnalata, beninteso, è solo un esempio, che diligentemente viene riprodotto in tante altre parti della città. V’è di particolare che è in pieno centro storico, sì, quello dei negozi chiusi, dei cinema dirupati e dei teatri che non lavorano, delle buche e dei furti d’auto.

E’ anche un esempio per quelli che urlano che a Potenza si vive bene (fantastico), che i giovani non scappano, ma vanno alle manifestazioni di piazza, che Potenza non ha niente da invidiare a Milano.

Comunque, viva la sincerità. Se a pochi mesi dalle elezioni non ci si organizza per darsi un tono, vuol dire che la competizione è leale: prima si dispensavano promesse, ora si reclamizzano gli insuccessi. Una gara a perdere, vivaddio, che non mostra segni di ipocrisia.

E tu per chi voti?

Beh, sono indeciso, quelli che non sanno amministrare o quelli che agnognano di dimostrare di non essere da meno? Alla fine mi limiterò a salvare il culo, non votando per nessuno che un domani mi regalerebbe una scarpata ricca di residui umani, ma che dico, più che residui, testimonianze.

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