L’analisi del voto con le grandi interviste di Fred Mulligam. Fred intervista il responsabile di Meloni per le amministrative di Potenza.

L’analisi del voto con le grandi interviste di Fred Mulligam. Fred intervista il responsabile di Meloni per le amministrative di Potenza.

I samurai del voto.

Fred Mulligam: Presidente, come spiega la differenza di consensi a Potenza per Fratelli d’Italia fra Europee e amministrative? Addirittura la metà. Dal 25 e dispari % al 12 e dispari %.

Presidente: La ringrazio, Fred, per la domanda. In effetti anche noi ci siamo interrogati sul fenomeno, ma, con franchezza, devo dirle che quello che è successo è davvero il frutto di un duro lavoro. Ma, come vede, il lavoro paga.

F.: Presidente, non la capisco.

P.: Immaginavo. Vede, Fred, mio inestimabile Fred, la politica non è per tutti. Noi abbiamo saputo irregimentare una parte del nostro elettorato, che, perbacco, sarebbe in grado di immolarsi per noi. La nostre falange di samurai, disposti a tutto per il partito.

F.: Perbacco, affascinante, ma non capisco.

P.: Le spiego, visto che non è del mestiere. Noi dobbiamo creare un piccolo esercito di marines capaci di trovarsi a loro agio ovunque, anche nella giungla della politica. Dopo un duro addestramento li abbiamo guardati uno per uno negli occhi e abbiamo capito che erano pronti. Allora li abbiamo messi alla prova. L’esame consisteva nel votare per l’avversario. Si renderà conto che avevamo progettato la prova più dura immaginabile, da eroi, insomma, disposti a tutto, cazzo!

F.: Ma è stupendo.

P.: Lo so. Ebbene nessuno ha fallito e ora siamo pronti a tutto. Dovunque c’è un voto da esprimere noi abbiamo una squadra scelta che può orientare il risultato. Quindi da ora in poi con noi non si scherza. Vinceremo tutto, condizioneremo tutto e tutti, saremo una mina vagante.

F.: Ma per ora, rischiate di perdere.

P.: Vero. Ma ne valeva la pena. Ora vedrà che voteranno di nuovo per il nostro partito. Guardi! Basta che parte il comando. Non ci crederà ma basta uno schiocco di dita. Loro capiscono. Ma guardi, mio piccolo e indifeso Fred, glielo faccio vedere. Ecco si tratta di mandare un messaggio vocale, ecco ….. aspetti che registro ….. ecco …. “stick”, ha sentito lo schiocco delle mie dita? Bene. Ora lo invio. Sa cosa significava? Eh, votare per il partito. Ecco, guardi le risposte come fioccano, su, legga, “ok”, “ok capo”, legga questa “sarà fatto”. Ora facciamo la prova inversa, guardi … “stock” che significa “contrordine, votare l’avversario”. Ecco guardi le prime risposte “obbedisco”, “agli ordini”, “va bene”. Beh!, Fred che ne dice.

F.: Ma è magnifico.

P.: Non le nego, però, che a Roma non sono ancora convinti dell’idea. Ma lo capisco. Lì sono lenti a modernizzarsi, o a attrezzarsi, sa com’è, col Frascati e il cacio e pepe fanno fatica, insomma non sono ancora allenati al duro lavoro. E poi dicono che non è democratico, ah!, che vecchiume. Ma contiamo di convincerli e avremo incarichi anche nazionali. Aspetti, ecco, mi scrivono da Roma, vuol vedere che cominciano a convincersi? Ah, che idea che abbiamo avuto qui in provincia. Aspetti apro il messaggio, su, legga con me ….. “Lei è destituito da ogni incarico. Ci avete fatto fare una figura di schifo. Fuori!”

F.: Presidente, cos’ha? Ma che brutto colorito. Su si segga. Le prendo un pò d’acqua.

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