Non sono riuscito a fare a meno di notare la costernazione, la meraviglia, la sorpresa provate dai consiglieri comunali di opposizione per i lavori nella piazzetta antistante il Duomo di Potenza. A prescindere dalla cialtroneria amministrativa di chi comincia un’opera e poi la sospende e chissà per quale mancanza, rimane lo sconcerto, questo sì fisiologico,
Non sono riuscito a fare a meno di notare la costernazione, la meraviglia, la sorpresa provate dai consiglieri comunali di opposizione per i lavori nella piazzetta antistante il Duomo di Potenza.
A prescindere dalla cialtroneria amministrativa di chi comincia un’opera e poi la sospende e chissà per quale mancanza, rimane lo sconcerto, questo sì fisiologico, per aver appreso che i consiglieri di opposizione non sanno quel che si fa nel Comune.
Quei lavori hanno indiscutibilmente un progetto a monte e questo progetto sarà altrettanto indiscutibilmente approvato da qualcuno, con obbligato passaggio per le commissioni. Ma quand’anche, rimane il fatto che i consiglieri comunali DEVONO sapere cosa accade in comune, non foss’altro che per controllare (loro funzione precipua) l’attività amministrativa. Diversamente viene da chiedersi cosa ci stanno a fare.
Ed è proprio questa la domanda che pongo loro: che ci state a fare?
Il consigliere comunale può chiedere, fotocopiare, pretendere di sapere, aprire i cassetti o farseli aprire. Nulla gli è segreto. Basta voler sapere. Basta voler svolgere la propria funzione; che non è quella di meravigliarsi che una ruspa demolisce una piazza, per quella bastano i cittadini, ma, piuttosto, quella di sapere se un progetto è da criticare, di criticarlo prima che venga approvato, o ancora, di controllare che ogni autorizzazione sia presente. L’opposizione è fare questo, non postare un video o un post con l’enciclopedia delle promesse elettorali, l’elenco degli slogan che, cosa davvero ridicola, non cambiano mai, cioè cambiano solo di bocca: se governa la sinistra Potenza è una città che allontana i giovani, brutta e sporca per la destra, ma se governa la destra le stesse cose le dice la sinistra. Che teatro inguardabile.
L’impressione è che giochino, tutti, a fare gli amministratori e che non ce ne sia uno che provi seriamente a farlo. Un Monopoli sulla pelle dei cittadini, che, beninteso, pure hanno belle responsabilità, avendoli votati.
Siamo al corto circuito istituzionale.
Ma la domanda seria è questa: riusciranno i potentini a pretendere serietà e competenza? O si può continuare a barattare questo diritto con qualche favore?
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