Ho sollevato un problema di non poco conto in riferimento a un acquisto di un bene immobile di proprietà comunale da parte di un, all’epoca, consigliere comunale, oggi candidato sindaco. L’ho sollevato direttamente nelle sedi competenti e ho eseguito un sollecito perchè prendano una posizione il prima possibile per l’interesse comune.

Se il problema sollevato risultasse fondato, la vendita dell’immobile sarebbe nulla con conseguente dovere del Comune di agire per la relativa dichiarazione. Circostanza che porrebbe il candidato sindaco in una presumibile condizione di incompatibilità.

Non intendevo fare campagna elettorale, ma il problema è serio e interessa anche la campagna elettorale in maniera importante.

Ho dovuto notare, nel contempo, come la notizia abbia interessato, di sfuggita, la Rai locale e un solo quotidiano. Tutto possibile, benchè strano.

Eppure nessuna smentita. E c’è da capirlo: stante l’importanza del problema posto, meno se ne parla e meglio è. E poi una smentita doveva avere basi serie, che evidentemente non ha.

Allora si usa la tecnica del silenzio, quasi possa non interessare il potentino votante, questa stramba vicenda.

Capisco che la stampa possa porre domande insinuanti a un candidato, non capisco però perchè la stampa eviti di farle all’altro candidato, a meno che non si tratti di stampa completamente schierata politicamente. Il che non è un bene. Una stampa che non è stuzzicata da problemi con possibili conseguenze deflagranti, vuol dire che vuole evitare che se ne parli. E, ripeto, non è un bene per la collettività e per la stampa stessa.

Anche certa stampa usa a contare ogni pelo della barba di chi governa, opera encomiabile invero, per esempio in regione, evita di parlarne, fosse anche soltanto per smentire o per eccepire la insensatezza giuridica del problema, magari, però, motivando questa supposta certezza.

Invece, come in ogni regime che si rispetti, è calato il silenzio. Ora. Figuriamoci un ipotetico dopo.

Auguri Potenza.